L’A. (Milano, 1966), laureata con una tesi sul problema della differenza in Heiddeger e in Derrida, collabora con ricerche sulla scrittura presso la cattedra di Filosofia Teoretica II dell’Università di Milano. Sta preparando un volume su Merleau-Ponty e la filosofia francese contemporanea. In questo volume segue un cammino particolare sul filo della domanda etica che investe i temi della scrittura e della traccia, della decostruzione e della differenza, chiarendone in particolare il rapporto con gli esiti ultimi, notoriamente complessi, del pensiero del filosofo francese, che ripropongono le nozioni di debito, di dono, di racconto. La questione etica sollevata dall’A. investe da un lato il confronto con Heidegger, confronto che attraversa, in modo palese o implicito, tutto il cammino di Derrida; da un altro lato il carattere carnale e gestuale di ciò che Derrida cerca di pensare nella nozione di scrittura. Emerge così in una nuova luce il problema del nesso tra verità e scrittura, in quanto esperienza dell’incontro con una “alterità”, con un “altro da sé” e dal sé, che esige un’etica dell’invenzione del possibile come accadere stesso dell’impossibile. In tal modo viene colto lo sforzo derridiano di affrontare il nostro tempo, sforzo che non teme di esporsi al paradosso di un gesto di pensiero che si nega proprio per dar luogo a una genuina prospettiva etica aperta al futuro.