Costantino Nivola è certamente uno dei grandi scultori italiani del '900. Egli è anzitutto ricordato come lo scultore monumentale, noto per l'arredo dell'Università di Yale e di tanti siti americani, mentre in Italia abbiamo solo la straordinaria piazza Satta a Nuoro e il complesso di sculture e graffiti del Palazzo della Regione Sarda a Cagliari. Eppure Nivola ci ha lasciato delle straordinarie piccole terrecotte, intime e infinite. Segno del rapporto amoroso con la sposa (lettini), segno degli orizzonti sconfinati (spiagge) e di un mare che collegava Long Island alla Sardegna e della sua critica al consumismo e alla società borghesi (piscine). Poco note, queste opere stanno diventando motivo di studio e riflessione per la storia dell'arte contemporanea. Sylvie Forestier, uno degli storici dell'arte che più ha frequentato il mondo di Chagall, Léger e Picasso e ha lavorato sulle loro sculture, traccia la prima restituzione critica dell'opera in terracotta di Nivola. .