Una storia d'Italia vista e raccontata da un punto di osservazione molto particolare: dal circolo "Carlo Marx" prima e dal circolo "Garibaldi" dopo, fino al 1975.
Una storia di Torino e del Partito comunista della città, inserita nell'evoluzione della "grande" storia, raccontata dai militanti di base raccolti prima nel circolo socialista "C. Marx" e, dopo la sconfitta del nazifascismo, raccolti in cellule di strada che riuniva i compagni di un'intera borgata e che poi daranno vita, con estreme difficoltà, al circolo "Garibaldi" ancora oggi esistente.
Settant'anni di storia e di storia politica, sindacale e del movimento operaio scritta laddove la vita si fa storia sociale e i rapporti di classe si caratterizzano in scontri, in una barriera operaia di una città operaia come la barriera di Nizza a Torino.
Celestino Canteri descrive una città, un borgo di circoli operai pieni di vita la gente che ha voluto costruire con le lotte e con entusiasmo il proprio futuro, i propri diritti e la propria dignità.