Abbandonata l’immagine consueta di un mondo mediterraneo immobile, i cui gruppi umani vivono nel perpetuarsi di tradizioni immemoriali, l’antropologia del Mediterraneo ha di fronte a sé la grande sfida di affrontare i profondi cambiamenti in corso da oltre due decenni, che stanno trasformando radicalmente gli ambiti della vita personale e sociale per tutte le popolazioni mediterranee.
Alla ricerca degli strumenti più adatti per intendere i dinamismi in atto i sei autori di questo volume, ognuno ben noto studioso nel proprio campo, analizzano alcune delle figure chiave dell’attuale vita mediterranea, quali il migrante, il mediatore culturale, il turista, la donna alla ricerca di nuovi spazi di espressione e d’incontro, i giovani.
In apertura di volume un capitolo introduttivo generale si sofferma sull’analisi degli stili di vita, delle visioni culturali, dei riti, della società tribale e della società civile, nell’intento di cogliere, nell’incontro tra le varie culture presenti nella regione mediterranea, la creazione di spazi intermedi che consentono lo sviluppo di pratiche condivise.
Oltre l’immagine del timore e della diffidenza reciproci, dell’impermeabilità e dello scontro, si rileva l’incessante e continuamente rinnovata invenzione di forme di scambio e di dialogo: è il campo dell’interculturalità, costruito dagli innumerevoli apporti di tutti e di ognuno, che costituisce la base di un progetto sociale di emancipazione democratica, di un patto di nuova cittadinanza iscritto nel possibile futuro di uomini e donne mediterranei.