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  Il Novecento tra genocidi, paure e speranze  
     
     
Author: Sale Giovanni  - Titles of the same author

Price: Euro 23,00

Subject: Storia / History

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Il libro è articolato in tre parti distinte ma strutturalmente collegate: il genocidio, la paura e la speranza. La prima parte tratta dei due grandi genocidi che hanno segnato il primo cinquantennio di questo secolo cosiddetto «breve», ma in realtà lunghissimo nella memoria storica che non accenna minimamente a passare. Anzitutto, quello dimenticato e disconosciuto del popolo armeno, la cui sopravvivenza in terra islamica i sultani selgiuchidi avevano per secoli assicurato e protetto. Subito dopo, seguendo l’ordine cronologico dei fatti, si tratta della Shoah degli ebrei d’Europa, punto di arrivo di una storia che parte da lontano, ma che trova nell’avvento del nazionalsocialismo in Germania e nelle teorie razziste la ragione diabolica della sua realizzazione. Questa parte è introdotta dalla controversa questione sulla natura dell’antisemitismo e sulle ragioni storiche dell’antigiudaismo cristiano, anzi cattolico, di cui in questi decenni, e spesso in modo strumentale, si è molto discusso tra gli storici del Novecento.
La seconda parte tratta della rovinosa realtà della guerra, in particolare della guerra aerea praticata durante la seconda guerra mondiale sia dai tedeschi sia dagli alleati. L’elemento che accomuna i temi trattati in questo capitolo è la paura; paura come forma di difesa e di autoconservazione (a volte vissuta come indifferenza o letargo psicologico); in alcuni casi, forse, paura di sopravvivere all’orrore di una devastazione così grande, così universale. La narrazione dei fatti e degli eventi è accompagnata poi dalla denuncia delle responsabilità: anzitutto del nazionalsocialismo, ma anche degli alleati anglo-americani per i terribili bombardamenti a tappeto di intere città. Per quanto riguarda poi l’Italia, si tratta delle responsabilità dell’armata rossa titina e dei partiti comunisti europei per il cosiddetto «genocidio degli italiani», nelle zone di confine della Venezia Giulia e della Dalmazia. Sulla tragedia delle foibe e sullo sterminio dei «ribelli giuliani», ci si interroga sul motivo per cui tali vicende non furono oggetto nel recente passato di dibattito pubblico.
La terza parte tratta invece della speranza; cioè di un progetto positivo di vita per gli uomini, ormai esausti dopo cinque anni di guerra totale, e per le comunità. Il tema è quello della ricostruzione materiale e morale degli Stati (vincitori e vinti), della rifondazione degli ordinamenti istituzionali sia nazionali sia internazionali, del rinnovamento delle coscienze e della pacificazione degli animi. Particolarmente interessante dal punto di vista religioso e politico fu il radiomessaggio natalizio di Pio xii del 1944, pronunciato pochi mesi prima della fine del secondo conflitto mondiale; in esso, per la prima volta in un testo pontificio, troviamo l’accettazione piena della «democrazia politica» come la forma di governo più adatta a garantire il bene pubblico e la pace tra le nazioni. Alle polemiche sui presunti silenzi di Pio xii durante la guerra, questione ancora aperta e dibattuta in sede storica, sono dedicati due capitoli.
L’appendice documentaria riporta documenti inediti tratti dall’Archivio di Civiltà Cattolica.


Year of publication: Novembre 2006

Pages: 352

Series: Di fronte e attraverso

Subseries: I Libri della " Civiltà Cattolica"

Availability: Disponibile

ISBN (13 numbers): 978-88-16-40753-0