Comment: |
La città e la sua arte attraverso i secoli e le culture. Alla ricerca del fascino di questa città unica, il volume presenta la vicenda artistica, architettonica e urbanistica di Istanbul. I diversi nomi con cui è stata chiamata nel corso dei secoli indicano orientamenti politici, culturali e religiosi definiti, ma anche esperienze artistiche proprie, che si sono sedimentate e sono entrate a far parte dell’immagine complessiva della città. Bisanzio è il nome della colonia greca e della città romana, che si sviluppò su un promontorio in posizione strategica sul Bosforo. Costantinopoli è il nome della capitale imperiale voluta da Costantino, la più grande metropoli del Mediterraneo, l’erede di Roma e di tutta la grecità, la città dove si effettuerà il matrimonio tra l'Impero e il cristianesimo, che sarà poi il cristianesimo orientale dell'ortodossia. Costantinopoli sarà da subito il nuovo modello di metropoli, dove il civile e il religioso si accompagneranno nei monumenti, nell'urbanistica e nell'arte, per diffondersi poi in tutto l’impero. Numerose pitture, mosaici, affreschi e architetture di quell’epoca sono offerti ancor oggi all’occhio del visitatore e dello studioso. La splendida chiesa di Santa Sofia, voluta da Giustiniano, è anche il monumento ponte, che collega la città cristiana e quella ottomana. Diverrà infatti, dopo la conquista ad opera degli Ottomani nel XV secolo, il modello per le nuove moschee. Grazie a una fervida attività di costruzione, Costantinopoli con i suoi palazzi, le sue cupole e i suoi minareti acquisterà quello skyline che la rende ancora oggi riconoscibile in qualsiasi immagine fotografica: sarà Istanbul. Mille anni dopo essere stata la nuova Roma e il centro della cristianità orientale, la città diviene il centro dell'impero ottomano, la grande metropoli islamica dell'epoca moderna. Il volume si arresta al XIX secolo, quando il rapporto ineguale dell’impero ottomano con l’Occidente inaugura tanto la decadenza di Istanbul quanto una grande stagione dell'arte della fotografia, che ha creato il nostro modo di vedere la città. |