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Una ricca monografia presenta uno fra i maggiori architetti italiani oggi attivi a livello internazionale Dante Benini e il suo Studio seguono oggi una grande quantità di progetti su vasta scala in Italia e all’estero, dalla Turchia alla Russia, alla Cina. Benini esprime un’architettura all’avanguardia nell’uso dei materiali e delle risorse tecnologiche oggi disponibili, mostra una costante sensibilità per i problemi di sostenibilità energetica delle grandi strutture che progetta, con soluzioni sempre innovative e felicemente intrecciate alle coordinate fondamentali della sua ricerca formale. Quest’ultima appare veramente inesausta e multiforme, sempre dettata da un’idea di fondo che guida i progetti su vasta scala così come le realizzazioni più contenute, ma anche caratterizzata da una costante e quasi ossessiva attenzione per i dettagli che si esprime nell’accurata ricerca dei materiali e nell’inventiva profusa anche nel particolare più marginale. Questa attenzione viene dal primo dei suoi maestri, Carlo Scarpa, di cui ha assorbito fin da giovanissimo la cura per i dettagli e per le qualità materiche dell’architettura. Altre influenze, più o meno strette, più o meno personali, possono essere rintracciate nell’ormai lunga parabola professionale di Benini, da Oscar Niemeyer a Frank Gehry. Tuttavia le sue architetture esprimono da tempo un carattere proprio, sebbene variamente dettato dalle esigenze del singolo progetto, “un segno tutto suo”, come ebbe a dire Bruno Zevi a commento di un progetto giovanile. Personalità e originalità nel progetto e nell’esecuzione e insieme dedizione alle necessità della committenza, visione d’insieme sul significato e le sfide dell’architettura e insieme artigianale cura applicata ad ogni fase del lavoro: le pagine di questo libro rivelano molte delle qualità che fanno grande un architetto. |