Le moderne navi da crociera sono degli immensi hotel galleggianti, in cui i passeggeri sono serviti in qualsiasi momento della giornata da squadre di personale reclutato in ogni parte del mondo. Si tratta di viaggi in cui viene proposto un assaggio di esotico addomesticato che riproduce un immaginario coloniale. Grazie agli imbarchi sia come passeggera sia come lavoratrice, l’autrice ha potuto constatare come il colore della pelle, il genere e la posizione occupata a bordo siano caratteristiche determinanti per costruire un ordine sociale rassicurante. Il «mondo-nave» è infatti uno specchio della struttura sociale globale: milioni di turisti si aspettano di avere accesso a quel lusso riservato fino a poco fa a una ristretta élite, mentre il personale lavora alacremente, in modo spesso invisibile, affinché il finto agio sia alla portata di tutti. Le scienze sociali hanno analizzato il fenomeno della crocieristica quasi esclusivamente dal punto di vista dei consumi. Con lo sguardo situato in bilico tra la vita dei passeggeri nei ponti alti e quella dei marittimi sotto la linea di galleggiamento, il libro offre un affresco a tutto tondo della vita e del lavoro a bordo delle navi da crociera.

VALENTINA LONGO, dottoressa di ricerca in Sociologia presso l’Università di Padova, vive attualmente a Madrid, dove si occupa di ricerca sociale. Il suo interesse per il mondo marittimo è iniziato nel 2001, con lo studio del lavoro a bordo di navi commerciali nel porto di Venezia. Da allora il suo punto di vista si è esteso al mondo crocieristico, campo privilegiato per analizzare non solo il turismo di massa, ma il mondo globale contemporaneo.