L’esigenza a cui la ricerca storica risponde è un’esigenza umana fondamentale: quella della conoscenza certa di ciò che l’uomo ha fatto o subito nel passato. Il problema è, in fondo, identico per la storia antica come per la storia contemporanea: perché il fatto, l’avvenimento, sia quello del giorno prima come quello di tremila anni fa, una volta posto non esiste più, se non nella testimonianza di chi l’ha vissuto, nelle tracce che ha lasciato, nelle conseguenze che ha provocato. Col termine «storia» le lingue neolatine indicano due concetti che gli antichi tenevano ben distinti: «i fatti realmente avvenuti», che i latini chiamavano res gestae, e il ricordo e la conoscenza di tali fatti: memoria e historia rerum gestarum.

Marta Sordi (1925-2009), nacque a Livorno e si laureò in Lettere a Milano. Ha insegnato a Roma, Messina, Bologna e Milano. Ha fatto parte dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e dell’Istituto di Studi Etruschi, lasciandoci una lunga serie di pubblicazioni. Con Jaca Book ha pubblicato I cristiani e l’Impero romano(1984/2011);AlessandroMagno tra storia e mito (1984); Paolo a Filemone. O della schiavitù (1987/2009); Il mito troiano e l’eredità etrusca di Roma (1989); Il mondo greco dall’età arcaica ad Alessandro (2004).