Secondo Mircea Eliade la contemplazione della volta celeste e della sua luminosità ha scosso la coscienza dei primi uomini suscitando il senso della trascendenza. Ed è proprio attorno alla luce che discipline come la storia dell’arte, delle religioni, l’antropologia, la filosofia e la scienza trovano un formidabile punto d’incontro. Il tema e il simbolismo della luce sono infatti onnipresenti nelle diverse religioni e culture, sia in ordine alla manifestazione cosmica, sia a livello di illuminazione interiore dell’umanità. Così come è costante nel tempo la sfida alla rappresentazione della luce, dai primi ominidi all’Antico Egitto, dal mondo classico a quello indiano, passando per il Medioevo, fino ad arrivare all’epoca contemporanea. Una ricerca centrale e imprescindibile di cui restano innumerevoli tracce nella storia dell’arte, che il presente volume ha ripercorso sotto la guida di studiosi internazionali come Julien Ries che diresse e coordinò i congressi dell’Università cattolica di Lovanio da cui sono derivati alcuni dei presenti contributi , Christian Cannuyer, Michel Delahoutre, Michel Schmitt, Pierre Somville, Émile Mâle e François Boespflug. E l’analisi si spinge fino ai giorni nostri con il contributo del collezionista Giuseppe Panza, che ricorda le figure di Dan Flavin e James Turrell, due artisti che hanno posto al centro del proprio percorso il tema della luce. Se ogni simbolo, come ricorda Julien Ries, è il segno che permette il passaggio dal visibile all’invisibile, il simbolismo della luce implica in particolare l’ermeneutica dell’invisibile e la luce nell’arte mette in relazione l’uomo sia con l’infinito sia con gli stati d’animo più profondi.

Fr. Boespflug teologo, storico dell’arte e storico delle religioni, è professore emerito dell’Università di Strasburgo. È stato editore letterario per le Éditions du Cerf, titolare della Chaire du Louvre nel 2010 e della Cattedra Benedetto xvi a Ratisbona nel 2013. Le sue numerose pubblicazioni si focalizzano sulla storia delle religioni e la rappresentazione del divino. Per Jaca Book ha pubblicato i volumi Gesù fu veramente bambino? (2020), Il giorno di Pasqua nell’arte (2021) e Il Battesimo di Cristo nell’arte (2021).
C. Cannuyer è dottore in Egittologia, coptologo, storico delle religioni e insegna alla Facoltà di Teologia di Lille. Presidente della Société Belge d’Études Orientales, concentra i suoi studi soprattutto sulla storia della Chiesa copta e sull’attualità dei cristiani d’Egitto e delle comunità cristiane del Medio Oriente. Per Jaca Book ha curato i volumi Julien Ries. Le sfide dell’antropologia simbolica (2015) e L’oasi egiziana di Bagawat (2005).
Michel Delahoutre nato nel 1923 nel Nord della Francia, ha scoperto l’arte indiana ed è rimasto affascinato dalla sua capacità di esprimere il mistico e lo spirituale attraverso un linguaggio plastico a un tempo semplice ed elaborato. Per vent’anni ha insegnato Induismo e Arte indiana all’Istituto di Scienza e Teologia delle Relgioni (Institut Catholique di Parigi) e ha coordinato la terza edizione del Dictionnaire des Religions diretto da Paul Poupard, dopo aver dedicato la propria vita allo studio dell’arte indiana. Con Jaca Book ha pubblicato L’arte indiana (2007), Il viaggio dell’Arte Indiana nel Sud-Est asiatico (2008) e Le religioni e l’arte (2019).
Julien Ries (1920-2013) docente di Storia delle religioni all’Università cattolica di Lovanio, vi ha fondato il Centre d’Histoire des Religions e dal 1975 al 1980 ha presieduto l’Institut Orientaliste. Autore, editore o coeditore di decine di libri e raccolte, ha fatto parte del comitato di redazione del Dictionnaire des religions (Paris 1984, 1993) e ha diretto il Trattato di Antropologia del Sacro TAS (10 volumi, pubblicati da Jaca Book, in coedizione con Massimo ed.). Jaca Book pubblica anche la sua Opera Omnia e numerosi altri titoli che vengono continuamente ristampati. Vincitore di numerosi e prestigiosi premi, nel 2010 gli è stata conferita la laurea honoris causa in Filosofia della persona e bioetica dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il 18 febbraio 2012 è stato creato cardinale da papa Benedetto XVI.
Michel Schmitt è stato prete dell’arcidiocesi del Lussemburgo e direttore del Grand Séminaire, conservatore diocesano e segretario della commissione di vigilanza degli edifici religiosi. Da autore si è dedicato alla scoperta e valorizzazione del patrimonio artistico religioso e della sua storia.
Pierre Somville è un filologo classico, filosofo e professore all’Università di Liegi e all’Istituto Reale di Storia dell’Arte e Archeologia di Bruxelles.
Émile Male (1862-1954) è stato uno storico dell’arte francese e membro dell’Académie française. Jaca Book ha pubblicato le edizioni italiane dei due volumi Le origini del Gotico (1986) e L’arte religiosa nel ’600. Il Barocco.
Giuseppe Panza (1923-2010) è stato uno dei più grandi collezionisti d’arte contemporanea italiani con una raccolta di oltre duemilacinquecento opere, creata tra il 1955 e il 2010, che vanta nomi dell’Arte contemporanea come Mark Rothko, Robert Rauschenberg, James Turrel, Jorge Segal, Antoni Tapies, Lawrence Weiner, Bruce Nauman, Joseph Kosuth e Roy Lichtenstein. Il suo collezionismo ha spaziato dall’Arte informale europea alla Pop art (1955-1965) all’Arte minimal concettuale e ambientale (1966-1976). Con l’intento di consegnare intatta ai posteri l’abitazione e il vasto patrimonio artistico in essa raccolto, nel 1996 Giuseppe Panza ha donato al fai Fondo Ambiente Italiano Villa Panza, aperta al pubblico nel 2000 dopo un lungo restauro. Per Jaca Book ha pubblicato Ricordi di un collezionista (2020) e Tra Pop e Minimal art (2021)