titolo scheda libro.GIF (968 byte)


  Libro non disponibile  
     
  Costruire con la gente  
     
     
Author: Fathy Hassan 

Contributions of : Presentazione di: Maria Bottero 

Subtitle: Storia di un villaggio d' Egitto: Gourna
Ristampa digitale

Translated by: Adria Marconi Pedrazzi

Price: Euro 28,00

Subject: Architettura / Architecture: history and new directions

Comment:

Nel 1945 Hassan Fathy (Il Cairo, 1900-1989) è incaricato da un ente governativo del progetto pilota di un villaggio per 7.000 abitanti—Gourna—nei pressi di Luxor. La realizzazione sarà interrotta nel 1947 a causa, principalmente, dell’ostruzionismo dei burocrati.
Con la preoccupazione di trasmettere l’esperienza messa a punto a Gourna, l’architetto egiziano ha scritto uno dei più bei libri sull’uomo degli ultimi anni: diario di bordo—che non nasconde le sconfitte—di due anni di lavoro faticoso e appassionato, sintesi di annotazioni architettoniche e tecniche, racconto di una riflessione sulla condizione contadina che si è alimentata alla storia del suo paese e alla valorizzazione di antiche consuetudini solidaristiche.
Per essere pienamente architetto, egli si fa di volta in volta etnologo, economista, poeta, ma soprattutto non prende mai le distanze dal mondo dei fellahin, cui offre la propria competenza e la straordinaria, creativa capacità di attualizzare forme della tradizione egiziana.
La battaglia per l’uso dei mattoni crudi come quasi esclusivo materiale edilizio, la promozione a costruttori degli utenti, attraverso l’insegnamento e la ripresa di alcune semplici e secolari tecniche, il recupero di arti radicate nella cultura locale come i claustra—grate intagliate nell’argilla per decorare gli edifici sono soltanto alcune tessere di un vasto mosaico di scelte operative che nella loro apparente impraticabilità aprono invece in modo pragmatico una via rivoluzionaria e danno una concreta speranza a milioni di uomini.
Non disegnatore di piani a tavolino e neppure inventore di formule architettoniche o urbanistiche, Fathy annuncia piuttosto—ma senza enfasi—un’etica dell’architettura contemporanea che veda uniti, nella ricerca di un habitat umano colto e dignitoso, autorità nazionali, architetti, tecnici e utenti.
«Se vuole costruire per il popolo, l’architetto deve sapere dall’inizio che dovrà condurre una lotta amara». Pur senza illusioni, egli affronta ogni problema tecnico e artistico con la convinzione di poterlo superare, nella persuasione che all’architetto spetti di diritto una soddisfazione spirituale: «È perché si ama misurarsi con tali difficoltà che si diviene architetti». Con il sostegno di una saggezza e di una tenacia che affondano le radici nella religiosità musulmana, con il bagaglio di aggiornatissime tecniche, con la lucidità di chi affronta il tema abitativo nella sua interezza, giungendo persino a prendersi cura della salute degli abitanti del villaggio, Hassan Fathy offre al suo paese, a tutte le nazioni del Terzo Mondo e alla cultura tecnologica occidentale un modello di comportamento in virtù del quale, paradossalmente, dalla povertà può nascere una sorta di ricchezza e dalla semplicità delle tecniche costruttive rinnovate, forme inedite di arte.
Come egli dichiara, la sua proposta potrebbe vantare un milione di possibili clienti.


Year of publication: Maggio 1986

Reprint / N.ediz.: Novembre 2008

Pages: 286

Series: Di fronte e attraverso

Subseries: Saggi di Architettura

Availability: Non Disponibile

ISBN (13 numbers): 978-88-16-40162-4