Scheda Libro

Yeshayahou Leibowitz
LE FESTE EBRAICHE
E IL LORO SIGNIFICATO
Conversazioni
40955-2
Formato: 15×23 cm
Pagine: 200
Disponibile
Prezzo: 24,00 Euro
ISBN: 978-88-16-40955-2

Le solennità che Dio stesso comunica a Mosè, chiamandole «le mie feste» (Levitico 23), permettono al popolo ebraico di rivivere i momenti fondamentali della sua storia con Dio.
Il tempo di un ebreo si trova così plasmato a partire da tali eventi essenziali vissuti dai suoi padri, e nuovamente presenti attraverso le celebrazioni, dove non rimangono semplici memorie di ciò che è ormai trascorso, ma occasione e stimolo per una partecipazione personale.
Lungo la storia del popolo ebraico altre feste si sono aggiunte a quelle fissate nella Torah, come Purim e Hanukkah, per rimanere all’interno del periodo biblico, oppure Lag ba‘omer, istituita nel medioevo, a ricordo del giorno in cui cessò la piaga che aveva ucciso 24.000 discepoli del rabbino ‘Aqiva, e Yom ha‘atzma’ut (giorno dell’indipendenza), in epoca moderna, e altre, che intendono evocare avvenimenti di particolare importanza o di liberazione di tutto il popolo ebraico o di parte di esso.
Dal 1976 al 1982, nel corso di sette anni, alla radio israeliana, il Professor Yeshayahu Leibowitz tenne una serie di riflessioni dedicate sia alla porzione di Torah settimanale sia alle feste di Israele. Il nostro testo, raccogliendo le penetranti e profonde riflessioni svolte da questo grande maestro sulle principali feste ebraiche, permette di avvicinarsi agli eventi che hanno fortemente caratterizzato e continuano a contrassegnare la storia degli ebrei, offrendo, inoltre, un punto di vista, limpido e acuto, sui principali temi del giudaismo: e si è così condotti ad approfondire questioni che altrimenti rimarrebbero oscure.

Yeshayahu Leibowitz, nato a Riga nel 1903, compie i suoi studi a Berlino e a Basilea, prima di trasferirsi in Palestina nel 1935, dove diviene titolare di diverse cattedre, presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. Professore di biochimica, chimica organica, neurologia e di storia della scienza, è particolarmente noto per la sua singolare comprensione del giudaismo. La fede ebraica, a suo parere, si esprime soprattutto nel servizio di Dio secondo le leggi della Halakhah, però l’osservanza dei comandamenti non ha un fine esterno a se stessa, il credente non deve seguire le norme per ottenere un vantaggio comune o personale, ma per il semplice servizio disinteressato di Dio. Pur sottolineando l’importanza di un nazionalismo religioso, dopo la formazione dello Stato di Israele, asserisce la necessaria separazione tra Stato e religione; inoltre, differenziandosi in questo dal suo maestro Maimonide, afferma che fede e scienza debbano rimanere distinte. Attivo in diversi gruppi politici, partecipa attivamente alla guerra d’indipendenza, dove diviene ufficiale dell’esercito. Muore nella sua casa di Gerusalemme nel 1994.

Indice

Presentazione, di Patrizio Alborghetti

Hanukkah

Il giorno del Qaddish generale

Lo Shabbath haggadol

Riflessione sulla festa di Pesah:
tempo della nostra liberazione

Lo Shabbat hol hamo‘ed di Pesah
Riflessioni sulla meghillah del Cantico dei cantici
Frammenti del
Midrash hazita sulla meghillah del Cantico dei Cantici

Riflessioni sulla festa dello Shavu‘ot
Festa del dono della Torah
Colloquio sul dono della Torah

Riflessione sui «giorni tra le angustie»
Lo Shabbat della visione

Il digiuno di Tish‘ah be’Av
Riflessioni sulla meghillah delle Lamentazioni
Riflessioni sullo Shabbath della consolazione

Riflessioni su Rosh hashanah

Riflessioni sul Sabato del ravvedimento
(Shabbath shuvah)

Riflessioni su Yom Kippur

Lo Shabbath hol hamo‘ed di Sukkoth
Riflessioni sulla meghillah di Qoheleth

Riflessioni sul libro di Giobbe