Scheda Libro

LOMBARDIA BAROCCA
a cura di Simonetta Coppa


Schede di
Federica Bianchi
Simonetta Coppa
60423-0
Formato: 20×28 cm
Volume rilegato con sovracoperta
Pagine: 292
con 192 pp. a colori e oltre 300 illustrazioni
Disponibile
Prezzo: 75,00 Euro
ISBN: 978-88-16-60423-0

L’ascesa alla cattedra arcivescovile di Milano di Federico Borromeo (1595), erede della “grande riforma” intrapresa dal predecessore e cugino Carlo, coincide con l’aprirsi di una straordinaria stagione figurativa i cui esponenti più qualificati sono Cerano e Giulio Cesare Procaccini, cui si aggiungerà poco più tardi Morazzone. Al Cerano, il maggiore protagonista della serie dei quadroni del duomo con le Storie della vita del beato Carlo, e regista dei molteplici eventi organizzati per celebrare la sua canonizzazione (1610), si affiancherà poi Giulio Cesare Procaccini. Federico è anche uomo di profonda cultura, e raffinato collezionista, probabile committente del Caravaggio per la celebre Canestra di frutta, e a lui si deve la fondazione della Biblioteca e dell’Accademia Ambrosiana, istituzione indirizzata alla formazione in chiave controriformata dei giovani artisti. Di essa l’allievo più promettente fu Daniele Crespi, “il più fedele interprete della ordinata e chiara ‘naturalità’ auspicata da Federico Borromeo” (Rosci). In architettura al colto classicismo del Mangone, caro al cardinale, si contrappone la versatilità del Richino, capace di fondere la tradizione locale con gli aggiornamenti maturati nei soggiorni romani, e di cimentarsi nelle più diverse tipologie dell’edilizia religiosa e civile. In una stagione di aspri conflitti religiosi, il sistema dei Sacri Monti prealpini inoltre, integrato dalla fitta rete dei santuari, costituisce un baluardo della fede cattolica contro la penetrazione dell’eresia protestante. Dopo la crisi segnata dalla peste manzoniana del 1630, le arti si indirizzano verso svolgimenti più determinatamente barocchi, con aperture verso esperienze genovesi, emiliane e romane (il Nuvolone e Francesco Cairo, tra gli altri), mentre nell’ultimo quarto del secolo si fa strada una linea di tendenza classicista e romanista, favorita dalla apertura della seconda Accademia ambrosiana nel 1669. La rifeudalizzazione del territorio, incoraggiata dalla monarchia spagnola, è all’origine della trasformazione in residenze monumentali di preesistenti più modesti edifici rurali o fortificati, fenomeno che continuerà nel Settecento, con la fioritura delle “ville di delizia”. Importante la presenza del Tiepolo, che proprio a Milano, nel quarto decennio del secolo, trova la sua prima affermazione al di fuori dei domini veneziani. La Lombardia veneta sperimenta in pittura, la convocazione dei “foresti”, come Sebastiano Ricci, i Tiepolo e il Crespi, mentre si mantiene vitale per contro il filone della “pittura della realtà”, con maestri quali Ceresa e Baschenis.

Direttore Storico dell'arte presso la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano e Vicedirettore della Pinacoteca di Brera, Simonetta Coppa dal 1992 è docente di Storia dell'arte dell'età barocca presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Specialista di arte lombarda del Sei e del Settecento, oltre a numerosi articoli in riviste, contributi a convegni e collaborazioni a opere collettive, ha pubblicato recentemente monografie sulla cappella di san Carlo nell'Arcivescovado di Milano (2002) e sull’abbazia di Brugora (2008).
Ha fatto parte del comitato scientifico di numerose mostre, fra le quali recentemente, Tanzio da Varallo (Milano, 2000) e Cerano (Milano, 2004). E' membro dell’Accademia di San Carlo presso l’Ambrosiana; Consigliere e Segretario dell'Istituto per la Storia dell'Arte lombarda e membro del Comitato consultivo della rivista “Arte lombarda”.

Indice

INTRODUZIONE

CARTOGRAFIA

SCHEDE MAGGIORI:


I Quadroni di San Carlo nel duomo di Milano

Gli apparati milanesi per la Canonizzazione

San Giuseppe a Milano

La certosa di Garegnano

Sant’Antonio Abate a Milano

I grandi collegi universitari pavesi:
Ghislieri e Borromeo

Il Sacro Monte di Varese

Sant’Imerio a Cremona

San Benedetto a Crema

Palazzo Terzi a Bergamo

Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno

Villa Visconti Citterio a Brignano

Gera d’Adda

Villa Alari di Cernusco sul Naviglio
e la Personalità di Francesco Ruggeri

Villa Bettoni a Bogliaco sul Garda:
l’architettura, il giardino, le collezioni

Villa Lechi a Montirone

Tiepolo a Milano:
i cicli pittorici dei Palazzi Archinto, Casati Dugnani e Clerici

San Bartolomeo a Bergamo

SCHEDE BREVI:

Milano e il suo territorio
La Ca’ Granda fra Sei e Settecento e la Galleria dei Ritratti dei Benefattori
Villa Torretta a Sesto San Giovanni
Villa Arconati detta Il Castellazzo a Castellazzo di Bollate
Villa Brentano a Corbetta
La Chiesa di San Francesco di Paola a Milano

Monza e Brianza
Il Duomo di Monza dal Tardo Cinquecento al Settecento
Santa Maria del Carrobiolo a Monza
La chiesa di Santa Maria a Cantù

Como, Varese e la zona dei laghi
La chiesa di San Martino a Castello Valsolda
Santa Maria a Scaria d’Intelvi
Santa Croce a Riva San Vitale Madonna dei Ghirli a Campione d’Italia
Sant’Antonio Abate a Varese
Le quadrature di Giuseppe Baroffio
La Villa della Porta Bozzolo a Casalzuigno

Valtellina e Valchiavenna
San Martino a Castione Andevenno
Il Santuario di Tirano fra Controriforma e Barocco
L’ancona di Pietro Ramus nel Santuario di Grosotto
Palazzo Malacrida di Morbegno

Lodi e Crema
La Chiesa e il Collegio dei Filippini a Lodi
San Bernardino a Crema
Il Barocchetto della Chiesa della Santissima Trinità a Crema

Pavia
Certosa di Pavia fra Controriforma e Barocco
Palazzo Mezzabarba e l’oratorio dei Ss.mi Quirico e Giulitta

Bergamo e Brescia
La basilica di Santa Maria Assunta a Gandino
La Basilica di San Martino ad Alzano Lombardo
La Basilica dei Ss.mi Faustino e Giovita a Brescia
Santa Maria degli Angeli a Brescia
Palazzo Gambara e la chiesa di San Lorenzo Martire a Verolanuova

Cremona e Mantova
Palazzo Lodi Zaccaria a Cremona
Palazzo Sordi a Mantova
Il Teatro Scientifico di Mantova
Sant’Antonio Abate a Villa Pasquali (Mantova)