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Inos Biffi - Opera Omnia


Editoriale
Un mese fa scrivevo dell’emozione che si è provata in casa editrice ogni volta che si è fatta partire un’Opera Omnia e in modo tutto particolare di quella emozione che si trova quando tale impresa si attua decidendola con l’autore. A differenza di quando si decide l’opera di un classico o di un autore mancato da tempo, quando un autore può organizzare la propria Opera Omnia questa non diviene il frutto dell’organizzazione di studiosi, ma il corpus di scritti su cui l’autore stesso lavora, scegliendo, scremando, accostando… secondo una traccia che è il suo modo di trasmettere il proprio itinerario.
Scrivevo queste cose in occasione della partenza dell’Opera Omnia di uno storico delle religioni belga, l’antropologo del sacro Julien Ries. Oggi mi trovo a stendere la nota editoriale per uno storico della teologia medievale. Ma quanto stretta è questa definizione per abbracciare l’arco dei lavori di Inos Biffi!
Per anni, molto probabilmente, non faremo più partire delle Opera Omnia: non nascono infatti come i funghi, ma si evidenziano dopo una buona maturazione. Così fu con de Lubac e Balthasar.
In queste righe intendo anzitutto ringraziare l’autore per avere accettato. In casa editrice ci rendevamo conto del fatto che non eravamo in grado di pubblicare in una normale saggistica, nonostante numerosissimi titoli di Inos Biffi siano usciti per i tipi di Jaca Book, una produzione troppo estesa che a volte pazientava troppo a lungo nello scaffale o nella memoria di un computer.
La nascita di una associazione ad hoc ha permesso di far partire il progetto dell’Opera Omnia. Ciò non toglie che potranno proseguire ad uscire saggi e pamphlet dell’autore anche fuori dal progetto in questione. Questa nota editoriale esprime perciò anzitutto emozione per l’avvenimento e gratitudine per le circostanze.
Torno brevemente su un punto che mi sta a cuore. Vivendo a contatto con studiosi, universitari e accademici di svariati Paesi, a chi fa il nostro lavoro editoriale è impossibile non constatare due ombre aleggianti sul «sistema mondo» dal punto di vista accademico. L’una riguarda il peso che i potentati economico-finanziari hanno sul sistema stesso in molte discipline. L’altra concerne maggiormente le discipline più libere e più povere ed è ravvisabile come parcellizzazione del sapere, spesso generata da ragioni di carriera o di sopravvivenza accademica.
A questa realtà un po’ triste si contrappongono figure di studiosi che hanno usato della loro ricerca e dei loro strumenti per fare opere, oltre che di scientifico rigore, di largo respiro culturale, attraversando e sfondando, se occorre, le stesse paratie epistemologiche e burocratiche.
Nell’iniziare l’Opera Omnia di Inos Biffi non si può non farlo sapendo che tale lavoro non si limiterà a uno straordinario contributo alla medievistica e alla storia della teologia e della filosofia sul piano scientifico, ma tracimerà con abbondanza in un largo messaggio culturale e spirituale alimentativo per ogni credente e coinvolgente per il non credente.
S.B.

Piano dell'Opera Omnia
LA COSTRUZIONE DELLA TEOLOGIA MEDIEVALE
Figure della teologia medievale
Anselmo e dintorni
I Misteri di Cristo in Tommaso d’Aquino
Alla scuola di Tommaso d’Aquino
Teologia, storia e contemplazione
La filosofia monastica: sapere Gesù
Il segreto di Clairvaux: Bernardo
Mirabile Medioevo

LA SAPIENZA DI CRISTO
I Misteri di Cristo nella Chiesa
Pensare il Mistero
Saggi teologici

FIGURE DELLA TEOLOGIA MODERNA
SPIRITO E LITURGIA
TEOLOGIA E POESIA
ATTUALITÀ E RISCHIO DELLA FEDE
LA CHIESA AMBROSIANA: FIGURE E VICENDE
FOGLIE SPARSE
LASCIATE CHE I PARGOLI…
BIBLIOGRAFIA E AUTOBIOGRAFIA TEOLOGICA
 
 
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