Ugo di San Vittore (1141) è il testimone più completo e più avvincente del Rinascimento del XII secolo. Umanista, unisce tutti i saperi in una sapienza cristiana. Esegeta, rivaluta il senso letterale. Speculativo, compone la prima somma di teologia, incentrata sulla nozione di sacramentum. Mistico, insegna la via che conduce dalla lectio divina alla contemplazione dello Sposo divino. Tra Abelardo il dialettico e san Bernardo il cisterciense, questo canonico regolare ha saputo trovare il precario equilibrio che rispetta l’umano e il divino, armonizza il dinamismo della ragione e la solidità della fede, e unisce le esigenze della ricerca intellettuale con il fervore dell’amore.