Gli autori del pamphlet vogliono evitarci di cadere nelle paludi in cui, con motivazioni diverse, ci condurrebbero coloro che propongono una “democrazia economica”. “Riflettere sulla democrazia economica riteniamo sia una straordinaria occasione per soffermarsi sulla quantità di volte in cui – oggi – il concetto di democrazia viene evocato a sproposito. Da chi vuole associare l’idea di democrazia a realtà che con essa nulla hanno a che fare; o da chi scavalca e ripudia la democrazia che c’è, in nome di una vera democrazia che non potrà mai essere”.
Il pamphlet è molto efficace nell’evidenziare tre derive o, se vogliamo, tre malformazioni della democrazia:
1. Il libero mercato è chiamato a determinare la nostra organizzazione sociale e la democrazia ne sarebbe il suo frutto maturo. Povera democrazia!
2. La democrazia è chiamata a trapiantare nel libero mercato una o più delle sue caratteristiche. Un effetto rigetto garantito!
3. L’uguaglianza materiale sarebbe la vera ed esauriente democrazia, cioè la democrazia economica sostituirebbe la politica e aprirebbe così la porta alla sua cancellazione.