L’autrice diplomata in teologia nel 1980 e direttrice dal 1995 al 1999 dell’Albertus Magnus-Institut di Bonn considera, in questo volume, la nascita e il consolidarsi nei secoli XI e XII della razionalità di tipo scientifico in ambito teologico cristiano. La teologia, nello sforzo di attualizzare, approfondire e comunicare i contenuti essenziali del proprio sapere, batte due strade: la prima è quella del confronto dialettico, vale a dire in forma di conclusioni probabili e con gli strumenti logici della grammatica e della filosofia del linguaggio. La seconda è quella apodittica, che lavora con conclusioni categoriche. Ambedue i procedimenti costituiscono il fondamento per uno dei due modelli di teologia intesa come scienza nel secolo XII. Negli ultimi decenni gli storici hanno dedicato attenzione soprattutto al metodo dialettico. È stata invece concessa un’attenzione minore alla questione del significato del metodo matematico (geometrico) per l’autocostruzione della teologia come scienza nel periodo in questione. L’autrice si interessa a questo aspetto e al confronto con il metodo dialettico.