Commento: |
Francis è un giovane nigeriano di bell’aspetto, una cultura elevata, una dolce e inseparabile fidanzata, servizio militare assolto, tanti sogni nel cassetto e nessuna concreta prospettiva di lavoro in patria. La svolta è inevitabile: come molti suoi coetanei, poco più che ventenni, decide di aprire il cassetto, tirare fuori i suoi sogni, infilarli in una valigia e partire per l’Europa, destinazione Italia. Arrivato nel Bel Paese è accolto da un vecchio amico di studi che si fa mantenere da un’ex prostituta. E' solo la prima di una serie interminabile e crudele di cocenti delusioni. Il confine tra le ambizioni alte, i desideri bassi e i sogni infranti è presto varcato. Del resto, le prospettive sono desolanti. Gli uomini immigrati dalla Nigeria sono costretti a scegliere tra il lavoro di venditore porta a porta, il giro della droga o l’umiliazione di farsi mantenere da una delle tante donne nigeriane che si sono arricchite battendo la strada. Francis ne conosce molte e tutte gli spiegano lo stesso percorso: da prostitute a organizzatrici della prostituzione altrui. Sullo sfondo c’è un’Italia ipocrita e razzista che sta a guardare mentre le leggi che regolamentano l’immigrazione scandiscono, a colpi di decreti, la rinnovata paura di un rimpatrio per i senza permesso di soggiorno. Francis ce la stava facendo; aveva scelto la via più lunga e difficile di un lavoro umile e onesto. Ma un giorno comincia a pretendere troppo dal Paese della Cuccagna, e quella che sarebbe dovuta essere la Terra Promessa si trasforma nella sua prigione. E allora proprio da lì, da un carcere di Roma, l’autore ci racconta - con uno sguardo allo stesso tempo intelligente, ironico, partecipato e indignato - com’è successo che i suoi sogni si sono infranti. Perché un romanzo in Terra Terra? Terra Terra, una collana ecologico-sociale e politica, ha già pubblicato generi letterari diversi, memorie, cantate, ecc. Da qui la possibilità di includere dei romanzi là dove la forza letteraria, oltre a condurci nella dimensione poetica che le è propria, ci racconti anche, come nessun saggio potrebbe fare, la periferia del mondo che stiamo costruendo dentro le nostre città. Il giro della prostituzione delle donne nigeriane è un tremendo risultato di ciò che il nostro Paese offre sul libero mercato mondiale |