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  Vaticano Barocco  
     
     
Autore/i: Wiedmann Gerhard  - Titoli dello stesso autore
Campitelli Alberta  - Titoli dello stesso autore
Buranelli Francesco  - Titoli dello stesso autore
Boiteux Martine  - Titoli dello stesso autore
Marconi Nicoletta  - Titoli dello stesso autore
Simonato Lucia  - Titoli dello stesso autore

Contributi di : Introduzione di: Francesco Buranelli 

Sottotitolo: Arte, Architettura e cerimoniale
In Copromozione con Fondazione Roma Arte e Musei
Musei Vaticani
Fabbrica di San Pietro
Libreria Editrice Vaticana

Prezzo: Euro 130,00

Argomento: Arte / Fine Arts - World Arts

Rassegna Stampa: Il Messaggero del 06/02/2015  -   - Altre recensioni

Commento:

Se si può ritenere che il 18 novembre 1593, giorno in cui venne issata la croce sulla sommità della lanterna della cupola di S. Pietro, rappresenti simbolicamente la data di nascita del Barocco vaticano, dobbiamo concordare con quanto sostenuto un po’ da tutti gli autori del volume, cioè che le radici di questo nuovo corso dell’arte romana debbano ricercarsi nel Concilio di Trento e nella nuova, diversa spiritualità che ne derivò. Non a caso le cerimonie politiche e religiose, le sontuose e sorprendenti macchine effimere che venivano innalzate nei giorni di festa, rispondevano ad una nuova esigenza: separare i luoghi della "politica" da quelli del "sacro". Al Quirinale vennero sempre più riservati i momenti del governo "temporale" della città e dello Stato, mentre il Vaticano - Palazzo Apostolico, basilica e piazza (che vennero tra loro collegati e unificati) - divenne sempre più il luogo delle cerimonie religiose. Il filo conduttore del nuovo stile che si andava definendo nei cerimoniali e perfino nel disegno dei giardini era "il diverso" e "il sorprendente". L’idea stessa di Chiesa nata dal Concilio di Trento e i complessi cerimoniali politici e liturgici cinque-seicenteschi si concretizzarono in montagne di travertino scolpite dalla luce e dall’ombra, marmi colorati e bronzo plasmati da artisti geniali; si definì, così, un complesso, quello Vaticano, che pur articolato in fabbriche distinte per cronologia e tipologia (basilica, palazzo, piazza e giardini) risulta essere fortemente unitario nella concezione e nei significati ( ìreligioso, politico e diplomatico) che da allora ha assunto agli occhi del mondo. Fu proprio questa impresa edificatoria a generare un nuovo ed esaltante periodo dell’arte moderna, che non solo condizionò lo sviluppo della città eterna, ma che seppe creare nel nascente Barocco l’ultimo grande e unitario stile artistico-culturale della cristianità. Tutti gli autori dei saggi si sono visti obbligati a muoversi attraverso gli argomenti loro affidati contestualizzandoli e mettendone in risalto i molteplici collegamenti: ad esempio, con le chiese tardo-manieriste di Giacomo Della Porta (chiesa del Gesù) e di Carlo Maderno (S. Susanna) o con altri capolavori berniniani (come S. Andrea al Quirinale) e borrominiani (ad esempio s. carlino alle Quattro Fontane). Come si potrebbe, d’altra parte, non mettere in relazione il Palazzo apostolico Vaticano con gli altri Palazzi apostolici del Quirinale, del Laterano e, fuori della città, di Castel Gandolfo? Solo descrivendolo così, all’interno di un potente fervore culturale ed artistico, è possibile far emergere il ruolo centrale e propulsore svolto dal secolare cantiere petrino nella nascita e nella codificazione del nuovo stile Barocco che, dal colle Vaticano, e da roma più in generale, si sarebbe diffuso nelle principali capitali italiane ed europee per poi approdare nel nuovo mondo.


Anno di pubblicazione: Novembre 2014

Pagine: 352

Collana: Monumenta Vaticana Selecta

Disponibilità: Disponibile

ISBN (a 13 cifre): 978-88-16-60484-1