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  Italia e Fiandra nella pittura del '400  
     
     
Autore/i: Castelfranchi Liana  - Titoli dello stesso autore

Prezzo: Euro 50,00

Argomento: Arte / Fine Arts - World Arts

Commento:

Questo libro è l’esito di un cammino di ricerca che ha preso l’avvio nel lontano 1966, con due saggi apparsi sulla rivista Paragone, nei quali l’autrice scorgeva l’esistenza di una trama continua di rapporti tra pittura fiamminga e pittura italiana nel corso del Quattrocento e tentava di tracciarne i primi lineamenti. Il caso dei rapporti tra Italia e Fiandra si presenta, in realtà, come assai peculiare rispetto a quelli che si stabilirono tra pittura fiamminga e altre aree artistiche in Europa, dove l’impatto fiammingo fu assimilato in modo più netto. In Italia, infatti, la pittura fiamminga non giunse mai ad alterare il corso storico o a determinarne la fisionomia, proprio perché la Penisola nel Quattrocento fu a sua volta teatro di fatti pittorici di altissimo livello. Ancor più singolare quindi il fatto che l’Italia rappresentò la prima e più ricca area di committenza della pittura fiamminga, sia mercantile sia aristocratica, fenomeno che assunse talora le proporzioni di una vera e propria moda. Soprattutto la conoscenza diretta di esemplari fiamminghi esercitò su molti dei nostri pittori un fascino tale da tradursi in un nuovo arricchimento nella resa pittorica della realtà. È questa ricerca del reale, si sa, che accomuna entrambe le civiltà pittoriche e nel ‘400 venne gettato un ponte tra questi due universi pittorici, a nord e a sud delle Alpi. L’esempio più eclatante è quello di Antonello da Messina, pittore quasi bilingue, italo-fiammingo, che arrivò a raggiungere la suprema sottigliezza fiamminga e a calarla in altrettanto suprema lucidezza di spazio e di forma italiani.

Liana Castelfranchi Vegas ha insegnato Storia dell’Arte Medievale all’Università di Verona e all’Università degli Studi di Milano, dedicandosi allo studio della pittura del Trecento e del Quattrocento, con particolare attenzione ai fenomeni della circolazione artistica e ai rapporti tra arte italiana e d’Oltralpe. Per Jaca Book ha curato la collezione Storia dell’Arte Europea, ed è autrice di numerose pubblicazioni, tra cui: L’Angelico e l’Umanesimo (1989), Le arti minori nel Medioevo (1994), Van Eyck (1998), L’Arte romanica (2008), Lo splendore nascosto del Medioevo (2020).


Anno di pubblicazione: Maggio 2021

Pagine: 292

Collana: Arte

Disponibilità: Disponibile

ISBN (a 13 cifre): 978-88-16-60645-6