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  Contro gli avversari delle icone  
     
     
Autore/i: Teodoro Lo Studita  

Contributi di : Introduzione, traduzione, note di Antonio Calisi 
Prefazione di: Emanuela Fogliadini 

Prezzo: Euro 20,00

Argomento: Medievistica / Middle Ages

Commento:

Le tre Confutazioni contro di iconoclasti di Teodoro lo Studita, monaco bizantino vissuto tra l’VIII e il IX secolo, sono un trattato in forma dialogica che testimonia tutta la forza spirituale del Santo nell’affrontare, con franchezza d’animo e profonda convinzione, l’eresia iconoclasta. Le argomentazioni dell’autore, esposte secondo la logica del sillogismo di tradizione greca, manifestano la sua straordinaria cultura, dimostrandosi fondate e inattaccabili, non lasciando spazio al dibattimento perché la verità è unica ed eterna. Il libro di Antonio Calisi noto iconografo e conoscitore della teologia e della liturgia bizantina è la prima traduzione in lingua italiana del testo antico edito da Migne nella Patrologia Graeca (vol. 99) e offre un notevole contributo alla conoscenza della questione delle icone e del dibattito sull’ipostasi di Cristo. Un utile supporto di studio per gli appassionati della teologia dei Santi Padri e della storia della Chiesa nell’impero bizantino ai tempi di Teodoro lo Studita. La prefazione è opera di Emanuela Fogliadini.

Antonio Calisi diacono della Chiesa cattolica di rito bizantino dell’Eparchia degli italo-albanesi dell’Italia continentale di Lungro (CS), vive a Bari dove insegna Religione Cattolica al Liceo Classico Statale Socrate. È Dottore in Sacra Teologia, laureato in Scienze Storico-Religiose all’Università La Sapienza di Roma. Maestro iconografo, dipinge icone secondo la tradizione bizantina, appresa nei numerosi viaggi in Russia, Romania, Grecia e presso il complesso monastico del Monte Athos.

Teodoro lo Studita nacque a Costantinopoli nel 759 da nobile famiglia. Suo padre, Fotino, era un amministratore del fisco imperiale e Teodoro avrebbe quasi certamente intrapreso lo stesso mestiere, se non fosse intervenuto Platone, fratello di sua madre Teoctista, ad appassionare tutta la famiglia alla vita monastica. Nel 781, con il padre e i due fratelli (Giuseppe, il futuro metropolita di Tessalonica, ed Eutimio), Teodoro fu accolto nel monastero di Saccudion in Bitinia sotto la guida dello zio; qui la sua autorità spirituale gli procurò gran fama e numerosi seguaci. Essendosi opposto al ripudio che Costantino VI fece della legittima moglie Maria per impalmare Teodota, fu esiliato a Salonicco donde uscì alla morte del monarca. Trasferitosi in seguito a Costantinopoli per fuggire all'incursione araba, ebbe dall'imperatrice Irene assegnato il monastero di Studion, che egli ampliò e riformò facendone un modello di vita monastica). Un nuovo esilio ebbe a soffrire sotto Niceforo, e un terzo sotto Leone l'Armeno, quando infierì la lotta iconoclasta Ma cessata questa, alla morte di Leone (820), Teodoro riebbe la libertà e poté morire in pace nella sua cara solitudine del monte Olimpo l'11 novembre 826. Le sue ceneri furono trasportate al monastero di Studion nell'844.


Anno di pubblicazione: Gennaio 2022

Pagine: 168

Collana: Biblioteca di Cultura Medievale

Disponibilità: Disponibile

ISBN (a 13 cifre): 978-88-16-41755-7